Nell’ambito della convenzione in atto tra Animum Ludendo Coles e il Centro di Ricerche delle Didattiche attive – Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna è in corso un significativo progetto di tesi magistrale in Scienze della Formazione primaria di Giorgia Leonardi.

A partire dal 2018, in occasione dell’anno Rossiniano, Giorgia ha sviluppato un progetto che prevede il coinvolgimento del territorio (scuole locali, Università, Amministrazione pubblica, Professionisti, Associazioni e realtà produttive) per realizzare una seduta ludica con caselle in pietra basaltina, dedicata alla vita e all’opera di Rossini, che verrà installata in un giardino pubblico di Pesaro.

Delle varie fasi  dell’articolato progetto daremo conto più approfonditamente a breve, dopo la discussione della tesi di laurea magistrale.

Vogliamo però qui presentare il percorso interdisciplinare di studio della durata di due giorni che ha visto direttamente coinvolti docenti e studenti della classe IV del Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro

Oggetto del percorso è stata la pietra, la sua storia e il suo valore artistico. Gli studenti sono stati seguiti da Paola Maestroni e Furio Ferri della nostra Associazione, dalle insegnanti Annamaria Benvenuti, Stefania Antonioni, Nicoletta Toccaceli, dalla prof.ssa Vanna Gherardi che è docente di Didattiche Attive all’Università di Bologna, dal geologo Fosco Pace, dal prof. Giuseppe Romagnoli che è docente di Archeologia dei paesaggi al DISTU – Università della Tuscia di Viterbo.

La prima tappa del progetto è stata l’esplorazione della cava di pietra basaltina gestita da Basaltina srl nei pressi di Bagnoregio (VT). La dirigente dell’azienda dott.ssa Valentina Tecchi ha illustrato l’antica storia di questa cava, le particolari caratteristiche della pietra basaltina, le fasi di lavorazione i suoi vari usi.

Il viaggio è proseguito con la visita a due importanti centri medioevali che, dopo un lungo periodo di abbandono, sono da qualche anno oggetto di recupero e valorizzazione: Civita di Bagnoregio, nota alle cronache nazionali come “il paese che muore” per via dei suoi soli 11 abitanti e sede del Museo Geologico e delle Frane, e Celleno, il borgo fantasma tutelato dal FAI dove sono in corso attività di scavo e di studio.

La formazione degli studenti è proseguita con un approfondimento sul mestiere dello scalpellino tenuto dal professionista Arcangelo Errichiello: grazie a lui, gli studenti hanno potuto apprezzare il ruolo sociale di tale figura artigianale, la cui nascita rimanda agli albori della civiltà; il fatto che l’età della pietra non è mai finita; che – non solo nel Medioevo e nel Rinascimento – la filiera della pietra ha occupato un gran numero di operatori impegnati nella creazione di pezzi unici, dall’alto contenuto artistico e personalizzati per le esigenze delle singole comunità. Agli studenti sono state prima illustrate le varie fasi di lavorazione delle caselle scolpite, gli strumenti artigianali e le modalità di approccio esecutivo, poi hanno avuto modo di sperimentare ed esercitare praticamente le conoscenze così acquisite.

Il viaggio studio si è concluso nel “Bosco Magico” di Bomarzo, il famoso Parco dei Mostri con le sue sculture in pietra ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.

Sono stati due giorni intensi e proficui dove, in maniera interdisciplinare e intergerazionale, tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze e competenze.