È stata rinnovata la convenzione che ha legato per oltre tre anni l’Università di Bologna e la nostra associazione Animum Ludendo Coles. La partnership procederà così sino alla fine del 2022, sempre all’insegna dello sviluppo di progetti incentrati sui percorsi educativi. In particolare, i prossimi 36 mesi saranno maggiormente focalizzati sul rapporto strutturale fra territorio e spazi educativi-scolastici. Come riportato nel nuovo accordo, la collaborazione avrà come suo scopo quello di elaborare percorsi di ricerca e tesi di laurea volti alla “Progettazione di percorsi educativi in spazi urbani elaborando modelli formativi su un rapporto strutturale territorio e scuola” e di promuovere nuove attività per la valorizzazione della cittadinanza attiva nella rigenerazione degli spazi urbani in un’ottica di sistema formativo allargato.

Il triennio 2016-2019 è stato soddisfacente tanto per noi quanto per il Centro Ricerche Didattiche Attive del Dipartimento di Scienze dell’Educazione“Giovanni Maria Bertin” diretto dalla prof.ssa Vanna Gherardi. Vogliamo quindi ricordare, tra le altre, le principali azioni condivise fra le parti e che hanno ispirato diverse tesi magistrali di cui abbiamo già dato notizia:

  • La ricerca “La Metodologia Ludica tra Scuola ed Enti Locali“, condotta da un gruppo di studentesse al secondo anno di Scienze della Formazione Primaria;
  • Il percorso di formazione “Ludicamente” che dalle aule universitarie ha portato a un’esperienza di progettazione di un’area ludica in un luogo pubblico del territorio bolognese;
  • I convegni “Gioco Spazio Città: educare e crescere nella città” (Lodi, maggio 2016), di cui è traccia un ampio articolo pubblicato sulla rivista “Infanzia”, nonché “Gioco & Sport: Spazi e Luoghi Comuni” (Crema, maggio 2017);
  • Alcuni importanti workshop svolti nell’ambito del prestigioso convegno internazionale “Spazi e Educazione” (Bologna,febbraio 2019)

Con questa convenzione è confermato lo spirito che ha unito la nostra associazione e Alma Mater Studiorum di Bologna, ovvero la certezza che il futuro degli spazi sociali e urbani passi per la creazione di una rete fra scuole, professionisti, ricercatori, decisori politici e cittadini.