E’ il titolo del convegno che si è tenuto a Lodi nella mattinata di sabato 7 maggio.

Organizzato da Animum Ludendo Coles e dal CLEBA, comitato lodigiano contro le barriere architettoniche con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulla città accogliente, accessibile e inclusiva, un tema che a tutt’oggi è ancora una sfida. I luoghi del gioco e di relazione sono senz’altro al centro di questo obiettivo è l’accessibilità non solo dei parchi, delle aree gioco, ma degli spazi pubblici in genere che, pur nella consapevolezza della complessità di elementi naturali che si fondono a quelli antropizzati, è elemento imprescindibile,. La progettazione della città intera deve essere avviata partendo dai principali utenti, ovvero i bambini, individuando nel diritto al gioco per tutti una priorità d’interesse generale, perchè gli spazi utilizzabili, praticabili dai bambini sono spazi migliori e fruibili da tutti. Senza contare che le esperienze di spazi inclusivi indicano un alto gradimento di tutti i bambini laddove le aree sono ben concepite.

I progettisti devono prevedere percorsi e strutture innovative che rispondano a diverse esigenze del gioco e del vivere insieme nell’intera città, creando percorsi sicuri e distretti ludici diffusi caratterizzati da giochi tradizionali, piacevoli e che rispondano a requisiti di sicurezza. Con le soluzioni e i prodotti inclusivi disponibili possono essere organizzati percorsi psicomotori, intesi come tutte quelle attività di gioco, ludiche, espressive  e di relazione svolte assieme da persone con e senza disabilità.

Dopo i saluti del presidente dell’Ordine degli Architetti di Lodi Danilo Cremonesi , a aperto la mattinata Armando De Salvatore, architetto, referente della Direzione Tecnica Accessibilità del CRABA Lombardia (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale), sul tema del diritto a giocare per tutti.

Sono seguiti poi gli interventi di Paolo Moscogiuri, architetto, ricercatore sulla progettazione senza barriere, autore del libro “La città fragile“, che collabora da oltre trent’anni con varie Associazioni e Istituzioni, per formare e informare tecnici e cittadini, il suo prezioso intervento sui bambini fuorigioco.

I ragazzi del blog dell’ALIS (Associazione Lodigiana per l’Inclusione Sociale), hanno condiviso le loro analisi dei parchi urbani di Lodi.

Giovanni Barin, architetto, vicepresidente dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, referente del CLEBA ci ha parlato dell’accessibilità di parchi e monumenti di Lodi tramite mappe multimediali con il progetto “EsploraLO”.

Furio Ferri, artista, designer per la città, socio fondatore di Animum Ludendo Coles è intervenuto sul Mettere in gioco la città e i suoi spazi pubblici.

Vanna Gherardi, docente di Pedagogia Speciale, della Marginalità e della Devianza al Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna ha approfondito il tema dell’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 e il sistema formativo allargato per una città più inclusiva e sostenibile.

Novella Miano, docente di scuola primaria, neolaureata in Filosofia e Scienze della Formazione Primaria ha presentato il progetto “LodiLudica” Creazione e valorizzazione di luoghi informali ludici e inclusivi.

Nell’occasione è stato presentato anche il nuovo numero del nostro magazine “Urbanitas”  dedicato al tema del mettersi in gioco.