Complimenti e congratulazioni a Erika Guizzardi che lunedì 29 marzo ha brillantemente discusso in remoto, come purtroppo avviene in tempo di pandemia, la sua tesi, conseguendo con successo e soddisfazione la Laurea Magistrale in Metodologie e Didattiche attive – Scienze della Formazione Primaria, del Dipartimento di Scienze dell’Educazione di Bologna. Relatrice la Proff.ssa Vanna Gherardi, correlatrice la Dott.ssa Anna Draghetti; titolo della tesi: “Per un ritorno ai giochi della tradizione nella città. Progetto didatticco in collaborazione con: Scuola primaria Via Meleri-Milano, Associazione Animum Ludendo Coles, Politecnico di Milano!”

La tesi è nata nell’ambito delle due convenzioni che Ludendo ha con il Centro di Ricerca delle Didattiche attive – Dipartimento Scienze dell’Educazione Bologna e il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e ha centrato pienamente l’obiettivo che ci eravamo prefissati nello stipulare queste convenzioni.

Questa tesi è l’anello conclusivo di un lavoro, iniziato nel 2017 con il Municipio 4 di Milano, che ha reso possibile e facilitato il dialogo e l’interazione tra competenze e saperi diversi – pedagogia e architettura – per poter corrispondere concretamente, in maniera sobria e adeguata alle necessità dei cittadini, soprattutto dei nuovi bambini che popolano i nostri centri urbani e che hanno l’esigenza e il diritto di vivere non solo servizi, bensì spazi. Spazi che stimolino le loro esperienze nella natura e nel cortile della scuola, ma anche, autonomamente, nel loro quartiere o, più semplicemente, in tutta la loro città. Perché è un loro diritto!

Partendo dall’interesse personale per i giochi della tradizione e dalla volontà di trovare nuovi modi di fare scuola che promuovano l’inclusione e l’integrazione, Erika ha fatto sue le teorie di De Bartolomeis legate al sistema formativo allargato, secondo cui è urgente la necessità di uscire dai confini della scuola per coinvolgere nel sistema di formazione gli enti, le amministrazioni, le attività commerciali, i cittadini che vivono il territorio nel quale è inserita l’istituzione scolastica. E’ inoltre fondamentale riportare l’attenzione degli Amministratori verso i bambini e utilizzare le loro esigenze come metro per progettare gli spazi delle città, come da oltre vent’anni afferma Francesco Tonucci.

Dopo una ricca e approfondita ricerca teorica che si sviluppa nei primi tre capitoli della tesi, si arriva all’esperienza concreta: il progetto didattico dove engono riportati i risultati emersi dall’analisi dei questionari somministrati ai bambini, ai genitori e ai nonni; viene descritto il progetto dalla sua ideazione alle attività realizzate e alle dinamiche di sostegno e supporto reciproco che si sono instaurate in maniera spontanea tra i bambini. La testimonianza di genitori e nonni, anche di altre culture, ha permesso ai bambini di allargare le loro conoscenze e il loro sguardo verso altre realtà, promuovendo un processo di integrazione e inclusione tra culture e generazioni.

Intanto proprio in questi giorni sono partiti i lavori di riqualificazione e Piazza Artigianato verrà “restituita” ai bambini e alle bambine, ai cittadini tutti del quartiere e i giochi scolpiti in pietra rappresenteranno “una testimonianza duratura e significativa del mondo infantile di oggi per le generazioni future, che si auspica possano tornare ad incontrarsi, conoscersi, relazionarsi e giocare nelle piazze”.