Comunicato Ufficiale: Luna Ferri nuovo presidente e nuovo numero di Urbanitas
Carissimi lettori, amministratori e amici di Animum Ludendo Coles. Questo è un giorno molto particolare per la Nostra associazione. Partiamo con la prima delle due notizie: Furio Ferri lascia la presidenza di Animum Ludendo Coles a Luna Ferri. Tale decisione rientra nella normale volontà di avviare un ricambio generazionale, passando il testimone a Luna Ferri, sua figlia e già membro di Animum Ludendo Coles. Sia chiaro che Furio Ferri, fra i fondatori di Animum Ludendo Coles e che ha guidato l’associazione sin dall’inizio, proseguirà comunque il suo impegno.
Primo atto ufficiale della neo-presidente Luna Ferri è l’uscita del nuovo numero di Urbanitas, dopo due anni di attesa. In questa occasione, le 32 pagine di Urbanitas sono dedicate a un tema a noi caro: lo spazio scuola e il suo ruolo formativo. Abbiamo posto l’accento sulla necessità di rimettere al centro gli spazi aperti della scuola, caduti in disuso o poco valorizzati. Eppure, l’ambiente scolastico è il luogo privilegiato dove gli esperti di pedagogia, gli architetti e le famiglie entrano in contatto con lo scopo di formare il cittadino di domani.
Prima di chiudere, vi lasciamo ai saluti della neo-presidente.
Sono fiera e orgogliosa di essere la nuova Presidente dell’Associazione Animum Ludendo Coles che ormai da oltre venticinque anni opera nel campo della riqualificazione urbana sapendo mettere al centro del proprio impegno soprattutto il bambino, il suo benessere e, di conseguenza, apportando numerosi benefici al suo contesto sociale….
Ricordo con piacere quando da piccola scorrazzavo sul primo Gioco dell’Oca dipinto a terra, da Furio e Paola, nell’aia di una cascina di un carissimo amico e quando poi, spesso, dal 1995 (io avevo 8 anni), d’estate si partiva per l’Italia con il camper a far giocare bambini e adulti con il “Grande Gioco dell’Oca” o quando mi capitava di assistere alla messa in posa dei giochi dell’Associazione nelle piazze delle città…. momenti di grande meraviglia nel vedere pian piano prendere forma il lavoro di tanti altri bambini miei coetanei.
Forse è cosi che ho deciso di diventare educatrice. Grazie all’aver fatto mie queste esperienze passate fatte di incontri, relazioni con altri bambini e i loro genitori, nonni, amici; all’aver imparato e sperimentato con loro nuovi modi di giocare, la capacità di adattarsi alle regole e adattare le stesse alle nostre esigenze, nuovi modi di “stare al mondo”, che oggi più che mai è importante ripristinare e tramandare alle nuove generazioni.
Da neo mamma, infine, mi auguro che questa “ondata di pensiero” che porta professionisti , istituzioni, pubbliche amministrazioni, a prendersi sempre più cura degli spazi in cui i nostri figli possano vivere esperienze reali e formative, cresca e si rinforzi nel tentativo di contrastare un sistema sociale sempre più basato sull’uso della tecnologia e la virtualizzazione dei rapporti, al fine di ripristinare una modalità di relazionarsi agli altri e al mondo che sia sana e di qualità, che faccia la differenza per i nostri bambini e la società del futuro….
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